Riacquisto cittadinanza

A coloro che hanno perso la cittadinanza

Il riacquisto della cittadinanza italiana consiste nella possibilità di riottenere la cittadinanza italiana da parte di chi l’aveva persa. Occorre un’esplicita espressione di volontà.

Non può essere riacquistata: da chi l’ha perduta a seguito di revoca dell’adozione per colpa propria o da chi non ha cessato la propria attività al servizio di uno Stato in guerra con l’Italia.

Riacquisto a seguito di prestazione di servizio militare
la possibilità di riacquistare la cittadinanza italiana è legata alla prestazione, a favore dello Stato italiano, del servizio militare. Unica condizione aggiuntiva è quella che l’interessato debba preventivamente dichiarare l’intenzione al riacquisto, escludendo una procedura automatica in tal senso. Si tratta, però, di un’ipotesi ormai da oltre un ventennio non più applicabile in quanto, per effetto della legge 23 agosto 2004, dal 1° gennaio dell’anno successivo sono sospese le chiamate per lo svolgimento del servizio di leva. La ricorrenza potrebbe trovare teoricamente nuova applicazione nel momento in cui si interrompesse la sospensione del servizio di leva, ripristinandolo obbligatoriamente come era fino al 31 dicembre 2004.

Riacquisto a seguito di assunzione di pubblico impiego
altra ipotesi è il riacquisto della cittadinanza italiana per assunzione di un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano, con possibilità di assunzione anche all’estero e non soltanto sul territorio della Repubblica. Per riconoscere efficacia a tale opzione è necessario che l’interessato, dopo l’assunzione, renda una dichiarazione con cui manifesti l’intenzione di riacquistare la cittadinanza italiana che aveva perduto. Tale dichiarazione andrà ricevuta nel registro di cittadinanza.

Riacquisto a seguito di trasferimento della residenza in Italia
E’ l’ipotesi in cui un cittadino può riacquistare la cittadinanza italiana perduta dichiarando al Console o all’Ufficiale di Stato Civile la volontà al riacquisto e di trasferire, entro un anno di tempo dalla surrichiamata dichiarazione, la propria residenza in Italia.

Riacquisto dopo un anno di residenza in Italia
Una ulteriore possibilità è riconosciuta al cittadino dopo un anno dal trasferimento della propria residenza in Italia, con effetto automatico tranne il caso in cui, entro i medesimi termini, l’interessato non vi rinunci espressamente. Decorso l’anno di tempo da quando l’interessato ha stabilito la propria residenza in Italia, l’ufficiale dello stato civile richiede l’accertamento del possesso delle condizioni previste dalla norma al Sindaco.

Riacquisto a seguito di abbandono del servizio per uno Stato estero
L’ultima ipotesi contemplata dall’art. 13 della legge n. 91/1992 è quella prevista a favore di chi la perse per non aver adempiuto all’intimazione di abbandonare il servizio reso a vantaggio di uno Stato estero e per aver reso, sempre a favore di uno Stato estero, il servizio militare. Il cittadino deve rendere una dichiarazione di volontà al riacquisto dimostrando di aver abbandonato il servizio e di aver trasferito la propria residenza in Italia da almeno due anni. La dichiarazione dovrà essere trasmessa al Ministero dell’Interno, per l’accertamento della sussistenza delle condizioni previste dalla legge.

Occorre un’esplicita espressione di volontà.

Riacquisto della cittadinanza

Le informazioni relative all'esito verranno comunicate dall'ufficio competenze