La storia civile e religiosa di Seriate comincia, si può dire, dal secolo XII quando Seriate, formante una comunità di 500-600 persone, diventò comunità autonoma staccata dalla città, anzi costituita con Lallio e Scano al Brembo, con giurisdizione su un ampio comprensorio di parrocchie all'interno. La gran parte delle notizie su Seriate relative al periodo compreso tra i secoli XIV e XV riguardano gli scontri tra le fazioni guelfe e ghibelline che causarono una lunga serie di saccheggi, incendi e distruzioni. Seriate fu sempre di parte guelfa e vi risiedevano due famiglie tra le principali della fazione: i Tarussi e i Rivola. Capi della fazione ghibellina erano invece i Suardi ed i Foresti.
Dopo le uccisioni di due importanti personalità (De la Sale e Mapelli) di parte ghibellina, avvenuti per mano dei Tarussi, nel 1383 Seriate veniva data alle fiamme per vendetta: i De la Sale uccisero il Tarassi e tagliarono le strade attorno a Seriate per impedire che i guelfi fuggissero per riparare sulle montagne. A questo atto di violenza ne seguirono altri: nel 1398 venne preso il castello dei Rivola a Comonte e venne emessa un'ordinanza che vietava a chiunque di risiedere a Seriate; nel 1402 il villaggio di Seriate venne incendiato, così come accadde anche nel 1403, insieme a Gorle e Redona; nel 1404 un'altra orda di ghibellini fece un massacro di guelfi sulle ghiaie del Serio; infine un'ultima strage venne compiuta nel 1407.